La sicurezza sul lavoro passa anche dalla presenza di una corretta segnaletica aziendale. Infatti, la cartellonistica svolge una funzione comunicativa essenziale nell’ambito della prevenzione degli incidenti e della gestione delle emergenze. A che cosa serve la segnaletica aziendale? La funzione primaria della cartellonistica aziendale è quella di comunicare in modo chiaro e immediato le informazioni necessarie per la tutela dei lavoratori, dei visitatori e di chiunque altro possa trovarsi all’interno di un ambiente di lavoro. Attraverso segnali visivi standardizzati, la segnaletica offre indicazioni precise sui pericoli presenti, sui comportamenti da evitare, sulle azioni obbligatorie da compiere e sulle vie di fuga in caso di emergenza. In sostanza, contribuisce a sensibilizzare i dipendenti riguardo ai pericoli presenti nei loro spazi di lavoro. I cartelli fungono da promemoria costante, aiutando i lavoratori a mantenere alta l’attenzione sui rischi specifici legati alle loro mansioni. Le varie fattispecie di segnaletica, che osserveremo nei prossimi paragrafi, riducono così le probabilità di comportamenti rischiosi. La presenza dei cartelli di sicurezza rappresenta un obbligo normativo. Tuttavia, è al tempo stesso il segno distintivo di un’azienda che pone la sicurezza al centro delle proprie priorità. Quale normativa regola la cartellonistica? In Italia il principale riferimento normativo è il Decreto Legislativo 81/2008, noto come “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro“. Il testo di legge recepisce i regolamenti europei in materia, tra cui la Direttiva 92/58/CEE, che stabilisce i requisiti minimi per la segnaletica di sicurezza sui luoghi di lavoro. L’obiettivo della normativa è uniformare le regole a livello europeo, affinché i lavoratori possano ricevere lo stesso livello di protezione indipendentemente dal paese in cui operano. Entrando nel dettaglio del decreto, questo non sottolinea solamente l’importanza dell’adozione dei cartelli di sicurezza, ma definisce accuratamente le caratteristiche di conformità da rispettare. Infatti, come vedremo nelle prossime righe, la cartellonistica aziendale è caratterizzate da colori, forme, dimensioni e simboli che rispecchiano standard precisi facilmente riconoscibili e comprensibili. La normativa ribadisce anche che i vari segnali devono essere posizionati in punti strategici, visibili e accessibili. Inoltre, vanno mantenuti in buone condizioni, e sostituiti laddove necessario, per garantire la loro efficacia nel tempo. Quante tipologie di cartelli di sicurezza esistono? Abbiamo sottolineato nel paragrafo precedente quanto i cartelli di sicurezza abbiano forme e colori diversi a seconda della funzione a cui sono preposti. Quali sono le tipologie principali? Proviamo a classificarle: segnaletica di avvertimento: è utilizzata per informare i lavoratori di un pericolo imminente o potenziale. È caratterizzata da segnali di forma triangolare, con uno sfondo giallo e un simbolo nero che identifica il tipo di pericolo, come ad esempio il rischio di scivolamento, la presenza di materiali infiammabili o la presenza di radiazioni; segnaletica di divieto: indica i comportamenti vietati all’interno dell’area di lavoro. I segnali di divieto sono generalmente di forma circolare, con uno sfondo bianco e una barra rossa che attraversa un simbolo nero. Uno degli esempi più comuni è il divieto di fumo; segnaletica di obbligo: prescrive quelle azioni che devono essere obbligatoriamente eseguite dai lavoratori, come l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI). Questa tipologia di segnaletica aziendale è circolare, con uno sfondo blu e un simbolo bianco che rappresenta l’azione da compiere, come ad esempio l’uso del casco o delle protezioni per l’udito. segnaletica di emergenza: fornisce indicazioni sulle vie di fuga, sulle uscite di emergenza e sui luoghi in cui sono presenti attrezzature di sicurezza come estintori o kit di pronto soccorso. I cartelli sono rettangolari o quadrati, con uno sfondo verde e un simbolo bianco. Devono essere visibili anche in condizioni di scarsa illuminazione; segnaletica antincendio: indica la presenza di attrezzature utili in caso di incendio, come estintori, idranti e pulsanti di allarme. Questi cartelli sono di forma rettangolare o quadrata, con uno sfondo rosso e un simbolo bianco. Anch’essi devono essere posizionati in modo ben visibile e accessibile. I materiali della segnaletica aziendale L’efficacia della cartellonistica aziendale non dipende esclusivamente dalla chiarezza del messaggio da comunicare, ma anche dai materiali utilizzati per realizzare i segnali. Infatti, questi ultimi assicurano la durata dei cartelli nel tempo, anche se esposti a condizioni ambientali avverse. I segnali per la sicurezza aziendali sono costruiti solitamente in: PVC (Cloruro di Polivinile): leggero, impermeabile e resistente agli agenti chimici; alluminio: robusto e resistente, rappresenta uno dei materiali maggiormente adatto per i segnali esterni; poliestere: resistente ai raggi UV e agli agenti atmosferici. È adatto per applicazioni all’aperto o in ambienti esposti alla luce solare diretta. Dove posizionare la cartellonistica aziendale? La scelta dei punti di collocazione della segnaletica aziendale deve tenere conto del flusso di lavoro, dei percorsi di evacuazione e delle aree a rischio. Ad esempio, i cartelli di emergenza devono essere posizionati lungo le vie di fuga e nei pressi delle uscite di emergenza, mentre i segnali di avvertimento devono essere collocati in prossimità dei pericoli. La manutenzione della segnaletica è un aspetto altrettanto importante. Con il passare del tempo, i segnali possono infatti deteriorarsi. Di conseguenza, è importante implementare un piano di controllo periodico che preveda la pulizia, la riparazione o la sostituzione dei cartelli danneggiati o scoloriti. Al tempo stesso è fondamentale aggiornare la cartellonistica in caso di modifiche strutturali o normative.